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Presentazione del romanzo “Il trapezista fiducioso” di Mario Faticoni

IERFOP Cultura presenta il romanzo “Il trapezista fiducioso” dell’attore e registra Mario Faticoni.

“Un viaggio all’interno del complicato mondo di un attore, di un uomo, di una società”.

Il romanzo verrà presentato a Cagliari mercoledì 23 settembre 2020 alle 18.30, presso l’Aula Magna Giovanna Salaris dello IERFOP Onlus in via Platone 1/3. Ad intervenire, insieme all’autore, saranno il Presidente IERFOP Roberto Pili, il Presidente UCd’E e Direttore delle attività didattiche IERFOP Bachisio Zolo, insieme al giornalista Vito Biolchini, l’attrice Gisella Vacca e Simona Loddo, curatrice della biblioteca Faticoni.

E’ richiesta la prenotazione al numero 070/529981 o via mail a contributo379@ierfop.org

Verrà applicata la procedura IERFOP di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19.

Leggi la Locandina Il Trapezista fiducioso

CPI Cagliari: Avviso pubblico di selezione – L.113/85

Attivazione servizio di selezione per il reclutamento di n. 2 lavoratori iscritti negli elenchi ai sensi della Legge 113/85, da assumere con contratto a tempo pieno ed indeterminato, in qualità di Centralinista non vedente.

I candidati dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

– cittadinanza italiana;
– cittadinanza di Stato membro dell’Unione Europea o familiare non avente la cittadinanza di uno stato comunitario ma titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente (art. 7, co. 1, L. n. 97/13);
– cittadinanza di Paese Extra-U.E. con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o con lo status di rifugiato ovvero di status di protezione sussidiaria (art. 7, co. 3-bis, L. n. 97/13);-
– stato di disoccupazione ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell’art. 19 del Decreto Legislativo 150/2015 e dell’art 4 comma 15-quater del Decreto-legge 4/2019 convertito con modificazioni dalla Legge 28 marzo 2019 n. 26, rilascio della DID e iscrizione, in data antecedente a quella dell’apertura della chiamata, nell’apposito elenco dei centralinisti non vedenti – art 6 comma 7 Legge 113/85 – presso il Centro per l’Impiego di CAGLIARI;
– qualifica di Centralinista telefonico non vedente e della relativa abilitazione;
– requisiti generali per l’accesso al pubblico impiego previsti dal D. Lgs.165/2001.
L’accertamento di tali requisiti rimane di competenza dell’Ente richiedente;
–  verbale di invalidità rilasciato dall’INPS.
– verbale di accertamento della Capacità Globale ai fini del collocamento mirato di cui al DPCM 13.01.2000 (diagnosi funzionale/relazione conclusiva).
Tutti i requisiti sopra elencati devono essere già in possesso degli interessati alla data di apertura della chiamata. L’eventuale regolarizzazione degli stessi deve avvenire entro il giorno precedente all’apertura della chiamata.

Documenti da presentare:

1) Domanda di adesione allegata al presente Bando sottoscritta dal candidato a pena di esclusione dalla graduatoria;
2) Copia di un documento d’identità in corso di validità. In caso di documento scaduto l’istante deve dichiarare la veridicità dei dati in esso contenuti attesa l’assenza di variazioni ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 445/2000;
3) Verbale di invalidità in corso di validità;
4) Verbale di accertamento della Capacità Globale ai fini del collocamento mirato di cui al DPCM 13.01.2000 (diagnosi funzionale/relazione conclusiva) o ricevuta della richiesta del suddetto verbale con data antecedente alla data di apertura della chiamata, (solo se tali documenti non siano già in possesso dell’Ufficio).

I soggetti interessati, già in possesso dei requisiti, possono presentare la domanda di adesione dal 21 settembre 2020 al 2 ottobre 2020 utilizzando il modulo predisposto e allegato al presente avviso con le seguenti modalità:
– a mezzo PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo agenzialavoro@pec.regione.sardegna.it indicando nell’oggetto “domanda L. 68/99 Ente COMUNE DI CAGLIARI CPI di ___________(iscrizione).

Leggi l’intero avviso pubblico e scarica la domanda di candidatura al  link di seguito: www.sardegnalavoro.it

CHIUSURA ESTIVA

In occasione del periodo estivo si comunica che gli uffici della sede legale di  Cagliari resteranno chiusi dal 1 al 31 agosto e riapriranno regolarmente il 1 settembre.

Per eventuali comunicazioni inviate una mail all’indirizzo ierfop@ierfop.org.

Una banca dati per la disabilità. Nasce l’Osservatorio Ierfop.

Nell’ isola si contano 120mila casi gravi e 302 mila meno gravi

Era un’intuizione di Raffaele Farigu, il fondatore di IERFOP deceduto due anni fa, ma solo ieri l’idea dell’Osservatorio sulle disabilità ha preso forma.

<<Il nostro istituto – ha puntualizzato il Presidente  Roberto Pili – ha l’obiettivo di ridurre la frammentazione di dati per canalizzarli e condividerli così da poter costruire politiche mirate all’inclusione. Utilizzeremo i dati per ottimizzare i programmi di formazione e far sì che chi ha un handicap sia competitivo e superi le logiche dell’assistenzialismo>>.

Numeri da studiare

Concetti cari a Farigu che i vertici Ierfop, oltre Pili anche il direttore della scuola Bachisio Zolo, i vicepresidenti Teodoro Rodin e Cataldo Ibba, e l’intero consiglio d’amministrazione, hanno portato avanti insieme ai ricercatori dell’Università di Cagliari e alla Fondazione di Sardegna.

Intanto, ci sono i numeri a preoccupare. Dai rapporti Istat, l’ultimo è quello del 2017, nell’isola si registrano 120mila persone affette da disabilità gravi e 302mila casi meno gravi. <<Il lockdown, quasi paradossalmente, è servito a soffermarci sulle tematiche della disabilità, ha detto Antonello Cabras, presidente della Fondazione Sardegna. Aggiugendo: <<Confido che saremo più partecipi quando tratteremo di diritti dei disabili, del fatto che anche chi ha una limitazione debba svolgere la propria attività lavorativa e formativa>>.

 Nuovi percorsi lavorativi

<<Un Osservatorio scientifico – ha sottolineato Zolo – servirà anche a individuare nuovi percorsi lavorativi. L’invecchiamento della popolazione ha posto problematiche nuove che andranno studiate per poi cercare di risolverle. Un contributo su questo fronte sicuramente arriverà dall’Osservatorio che diventerà una rete. Incrociare i dati consentirà di fare delle ipotesi per il futuro in funzione degli interventi da adottare. Per essere incluso il disabile deve poter competere in ogni campo altrimenti rimarrà un assistito. Compito della formazione è fornire gli strumenti utili per un inserimento lavorativo con pari competenze>>.

Punto di partenza

<<Non è uno spot, che non rientra nelle finalità di Ierfop, e non è un punto di arrivo – ha precisato Pili – la nostra ambizione è di rendere permanente l’Osservatorio, il solo modo per analizzare i dati in maniera compiuta e approfondita>>. Pensieri ribaditi da Alessandro Spano, coordinatore del gruppo di ricerca dell’ateneo: << Una banca dati costruita nel tempo ci consentirà di essere più precisi e di studiare un certo tipo di interventi con maggiore tempestività>>.

L’incontro si è svolto ieri mattina nella sede di Ierfop alla presenza di rappresentanti di diverse associazioni.

<< Era un obiettivo di Raffaele Farigu e l’abbiamo raggiunto – ha detto Ibba – lui non voleva assistenza per i disabili. Credo che con la politica e l’Università si possa lavorare in questa direzione>>.

Articolo Unione Sarda di Antonio Lai – Unione Sarda del 22/07/2020

Cecità, ipovisione e autismo: prende il via il progetto “Vis a Vis” di IERFOP e APRI servizi

Studiare le interdipendenze tra Cecità, Ipovisione e disturbi dello spettro autistico. E ancora mettere a disposizione i risultati scientifici di questa ricerca per predisporre programmi di valenza sociale e pedagogici utili alle esigenze dei soggetti colpiti, delle rispettive famiglie, di educatori e formatori, il tutto nel segno del recupero e dell’integrazione.

Sono questi gli obiettivi fondamentali del progetto di ricerca denominato “Vis a Vis” che ha preso il via il 30 giugno 2020, nella sala congressi di Ierfop con la stipula degli accordi di programma al termine del primo meeting su Cecità e Autismo.

L’evento è stato promosso da Roberto Pili, Presidente di IERFOP Onlus  (Istituto Europeo Ricerca Formazione ed Orientamento Professionale) e Pericle Farris, Presidente APRI-Servizi Onlus di Torino (Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti) e la collaborazione scientifica di Donatella Petretto, docente di Psicologia Clinica all’Università di Cagliari.

<<In Italia, circa 4000 bambini in età scolare – sottolinea il Presidente Ierfop Roberto Pili – presentano disturbi nell’ambito dell’ipovisione o della cecità, di questi circa un terzo ha associato almeno un altro disturbo del neurosviluppo e tra questi il più frequente è l’autismo. Difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale, tendenza all’isolamento sociale, movimenti stereotipati e ripetuti  spesso si associano alla cecità e in alcuni casi non sono riconosciuti o semplicemente derubricati come conseguenze della cecità piuttosto che come indicatori di uno stile cognitivo autistico. La conseguenza di questo mancato riconoscimento comporta gravi anomalie e ritardi dello sviluppo delle potenzialità dei bambini colpiti.>>

Il progetto “Vis a Vis” in assoluta coerenza con i trascorsi e le mission degli Enti coinvolti nell’iniziativa, arriva a colmare un vuoto sanitario e sociale perché si muove nell’ambito di tre direttrici:

  • offrire un contributo sullo sviluppo degli aspetti diagnostici ed epidemiologici;
  • sviluppare strumenti di intervento nel contesto scolastico e formativo e valutazione di efficacia per recuperare alla vita attiva e all’integrazione i tanti soggetti che altrimenti ne sarebbero esclusi;
  • ampliare protocolli formativi per familiari ed operatori del settore.

<<Da anni come APRI Servizi ci interessiamo di questi aspetti, sia nell’ambito dei servizi di educativa professionale scolastica sia nel contesto familiare – precisa Pericle Farris, Presidente APRI-Servizi – Nel progetto Vis a Vis porteremo in dote le nostre esperienze nel campo dei protocolli di intervento per le autonomie, la mobilità delle persone con disturbi visivi e per sviluppare nuove strategie e strumenti per le situazioni in cui i tratti autistici si sommano ai disturbi visivi. L’alleanza con IERFOP la consideriamo fondamentale per poter estendere a livello nazionale e internazionale ricerca e formazione nel campo delle disabilità.>>

Una nuova sfida questa sottoscritta dagli attori in campo che porterà avanti l’attività di ricerca sul campo e la realizzazione di moduli formativi specifici da diffondere capillarmente nel contesto scolastico ed educativo.

<<Conoscere il legame tra cecità ed autismo e sviluppare protocolli precoci di intervento per la promozione delle potenzialità delle persone interessate è di primaria importanza – afferma Bachisio Zolo, responsabile della formazione di IERFOP – il  gruppo di lavoro del progetto vedrà la collaborazione di professionisti esperti nel campo dell’autismo, della cecità e dell’ipovisione, docenti ed altre associazioni di settore.>>

Il progetto di ricerca “Vis a Vis” rappresenta a tutti gli effetti un ulteriore tassello a un sempre più necessario e fondamentale impegno alla collaborazione di gruppo tra mondo accademico e addetti ai lavori.

<<Il valore aggiunto di questo progetto – puntualizza Donatella Petretto, docente di Psicologia Clinica all’Università di Cagliari – è la vocazione transdisciplinare del gruppo di lavoro che ci consente sia di affrontare le componenti biopsicosociali dell’intreccio da disturbi visivi e tratti autistici, puntando all’empowerment delle persone, sia di proporre e validare protocolli diagnostici e di intervento.>>

 Un ulteriore punto a favore del progetto sottoscritto da IERFOP e APRI Servizi è la valorizzazione del ruolo della scuola nella promozione di tutte le potenzialità delle persone con disabilità e nel sostegno del loro progetto di vita.

<<La formazione dei docenti di ogni ordine e grado – conclude Pietro Paolo Murru, membro del CdA di IERFOP – sarà uno degli obiettivi di questa attività di ricerca proprio perché puntiamo a colmare delle lacune in campo formativo e migliorare una diffusione capillare delle conoscenze di queste problematiche.>>

Ufficio stampa Antonio Rombi

Pubblicazioni: Unione Sarda del 05/07/2020   www.buongiornoalghero.it – www.sardegnareporter.it

Cagliari: ricerca addetta/o funzioni amministrative contabili

Etjca Spa, Filiale di Cagliari, ricerca addetta/o Funzioni amministrative contabili –  appartenente categorie protette L. 68/99.

La risorsa ideale è in possesso del diploma di ragioneria e/o ha maturato esperienza in funzioni amministrative e contabili.

Completano il profilo:

  • Spiccate doti comunicative e relazionali
  • Capacità di relazione
  • Esperienza pregressa in attività affini

Modalità di inserimento da valutare in base al profilo.

Fonte: www.career.etjca.it

Pensione di invalidità troppo bassa: lo dice la Corte Costituzionale. Dovrà aumentare

La pensione di invalidità,  ovvero i 285,66 euro mensili previsti dalla legge per le persone totalmente inabili al lavoro per effetto di gravi disabilità, non sono sufficienti a soddisfare i bisogni primari della vita. È perciò violato il diritto al mantenimento che la Costituzione (articolo 38) garantisce agli inabili.

Lo ha stabilito la Corte costituzionale nella camera di consiglio svoltasi il 23 giugno 2020, esaminando una questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte d’appello di Torino.  In attesa del deposito della sentenza, previsto nelle prossime settimane, l’Ufficio stampa della Corte fa sapere quanto segue.

Il caso che ha dato origine alla presente decisione riguarda una persona affetta da tetraplegia spastica neonatale, incapace di svolgere i più elementari atti quotidiani della vita e di comunicare con l’esterno. La Corte ha ritenuto che un assegno mensile di soli 285,66 euro sia manifestamente inadeguato a garantire a persone totalmente inabili al lavoro i “mezzi necessari per vivere” e perciò violi il diritto riconosciuto dall’articolo 38 della Costituzione, secondo cui “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”.

La Corte Costituzionale ha quindi affermato che il cosiddetto “incremento al milione” (pari a 516,46 euro) da tempo riconosciuto, per vari trattamenti pensionistici, dall’articolo 38 della legge n. 448 del 2011, debba essere assicurato agli invalidi civili totali, di cui parla l’articolo 12, primo comma, della legge 118 del 1971, senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età, attualmente previsto dalla legge. Conseguentemente, questo incremento dovrà d’ora in poi essere erogato a tutti gli invalidi civili totali che abbiano compiuto i 18 anni e che non godano, in particolare, di redditi su base annua pari o superiori a 6.713,98 euro.

La Corte ha stabilito che la propria pronuncia non avrà effetto retroattivo e dovrà applicarsi soltanto per il futuro, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale. Resta ferma la possibilità per il legislatore di rimodulare la disciplina delle misure assistenziali vigenti, purché idonee a garantire agli invalidi civili totali l’effettività dei diritti loro riconosciuti dalla Costituzione.

Fonte: www.disabili.com

Commissione disabili, l’INPS sospende le visite.

Nella sola provincia di Cagliari, sono oltre 14 mila i pazienti che aspettano da tempo di essere esaminati dalle Commissioni mediche che devono accertarne lo stato d’invalidità. <<Un numero enorme>>, denuncia la Fials in una nota firmata dal segretario Giampaolo Cugliara. <<Pare infatti che, contrariamente a quanto avviene in altre province della Sardegna e in altre regioni italiane, nelle quali – considerata la situazione di emergenza sanitaria – il primo accertamento dei requisiti sanitari per il riconoscimento dell’handicap e dell’ indennità di accompagnamento, le commissioni afferenti al Servizio di medicina legale del Dipartimento di prevenzione, osservino il blocco totale per disposizione del commissario straordinario>>.

Totale disinteresse

<<Siamo basiti – prosegue la nota – dinanzi a tanto cinico disinteresse e inosservanza delle norme. L’articolo 3 della L.80/2006, totalmente disatteso, prevede per i pazienti tumorali che vengano convocati dalle commissioni entro 15 giorni  dalla presentazione della domanda. Il covid-19 non può e non deve permettere che pazienti con condizioni di necessità e di grande disagio non possano accedere al riconoscimento di invalidità e alla 104/92, istituti che permettono l’accesso a servizi e riconoscimenti economici, in alcuni casi vitali. Si rischia che molti di coloro che hanno presentato la domanda muoiano nell’attesa  che la loro pratica venga esaminata e loro stessi presi in considerazione come pazienti ed essere umani. Si riaprono i  bar, i ristoranti, si vogliono dare risposte ai lavoratori: giusto, giustissimo. Iniziamo ad accogliere nuovamente anche i pazienti perché non si muore solo di Covid>>.

INPS: visite sospese

L’INPS, intanto, ha comunicato ai coordinatori regionali dei patronati che la sospensione delle visite mediche per l’accertamento dell’invalidità civile e dell’handicap è stata prorogata sino al prossimo 31 luglio a causa dell’emergenza Covid-19. <<Pertanto – scrive in una nota l’Istituto – sino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica le visite mediche per l’accertamento dell’invalidità civile, cecità civile, handicap e disabilità resteranno sospese e le attività medico-legali di accertamento dell’invalidità civile, cecità civile, handicap e disabilità continueranno a essere svolte in regime di lavoro agile fino a nuove disposizioni. Solo per i malati oncologici è prevista la possibilità di redigere il verbale con valutazione agli atti della documentazione probante>>.

Troppi ritardi

<<Non si può continuare a rinviare le visite mediche per l’accertamento dell’invalidità civile – sottolinea Fulvia Murru, segretaria regionale Uil-Fpl – bisogna riavviare subito il sistema che già accusava ritardi prima dell’emergenza Covid a causa delle carenze d’organico. Si può e si deve ripartire subito garantendo la sicurezza per gli operatori e per i cittadini. Occorre procedere con celerità semplificando le procedure. Non si possono avere tempi biblici, oggi addirittura invece di programmare la riapertura per la Fase 2 e iniziare a smaltire le liste d’attesa, si proroga la sospensione al 31/07. Una situazione assurda. Ci sono tantissimi cittadini sardi che aspettano di essere visitati e chiedono diritti e dignità per la loro condizione>>.

Ripartire in sicurezza

<<Nei casi più gravi si sta procedendo con la sola documentazione>>, puntualizza Roberta Gessa, della Fp-cgil. <<Ma è chiaro che non può essere sufficiente. C’era una lunga lista d’attesa già prima dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia. Dopo tre mesi di attività limitata, si è arrivati al collasso. La verità – dice Gessa – è che si sta morendo di più per altre patologie che non per il Covid. Abbiamo chiesto che vengano assunti medici e infermieri, oggi è prioritario. C’è una marea di pratiche da sbrigare, e molte si sono accumulate in questi tre mesi. Bisogna mettere in sicurezza le fasce deboli della popolazione, ovvero anziani e disabili. Ma occorre ragionare velocemente e mettere in sicurezza questa benedetta ripartenza altrimenti sarà tutto inutile. Servono risposte immediate>>.

Fonte: Articolo di Vito Fiori – Unione Sarda del 21/05/2020.

Decreto Rilancio: sintesi delle misure per la disabilità

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il tanto atteso decreto “Rilancio”, un documento molto cospicuo contenente misure riguardanti numerosissimi interventi per ridare slancio al Paese a seguito dell’entrata nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. In alcuni casi si tratta della conferma o della proroga di misure già previste dai decreti Cura Italia e Liquidità.

In quest’articolo ci concentriamo sulle sole misure che possono interessare persone con disabilità o loro famiglie, come il rinnovo dell’aumento dei permessi della Legge 104, del congedo COVID per i lavoratori e l’aumento dei fondi Dopo di Noi e non autosufficienza.

Art. 76. AUMENTO PERMESSI LEGGE 104.
L’articolo 76 conferma, anche per maggio e giugno, l’aumento dei giorni di permesso previsti dalla Legge 104 (ex articolo 33, legge 104/1992) per i lavoratori con disabilità o lavoratori che assistono familiari disabili, che era stato introdotto per i mesi di marzo e aprile dal Decreto Cura Italia: vengono previsti altri 12 giorni aggiuntivi complessivi, utilizzabili tra maggio e giugno. Come precedentemente, i 12 giorni totali aggiuntivi portano il totale dei permessi tra i due mesi a 18 giorni totali (3 maggio + 3 giugno + 12 aggiuntivi= 18 giorni complessivi).

<<Modifiche all’articolo 24 in materia di permessi retribuiti ex articolo 33, legge 5 febbraio 1992, n. 104 1. All’articolo 24 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1 è aggiunto il seguente periodo: “e di ulteriori complessive dodici giornate usufruibili nei mesi di maggio e giugno 2020.”>>

ART.75. CONGEDI PARENTALI COVID19.
I nuovi congedi parentali COVID retribuiti al 50% previsti dall’art. 23 del Cura Italia per i lavoratori del settore privato, autonomi e iscritti alla Gestione separata, e dall’art. 25 per quelli pubblici, sono prolungati di altri 15 giorni, arrivando ad un totale di 30 giorni fruibili dal 5 marzo fino al 31 luglio 2020.

<<Modifiche agli articoli 23 e 25 in materia di specifici congedi per i dipendenti 1. All’articolo 23 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 1 è sostituito dal seguente: “1. Per l’anno 2020 a decorrere dal 5 marzo e sino al 31 luglio 2020, e per un periodo continuativo o frazionato comunque non superiore a trenta giorni, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire, ai sensi dei commi 10 e 11, per i figli di età non superiore ai 12 anni, fatto salvo quanto previsto al comma 5, di uno specifico congedo, per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione, calcolata secondo quanto previsto dall’articolo 23 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, ad eccezione del comma 2 del medesimo articolo. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa.”;
b) al comma 6, le parole: “, di età compresa tra i 12 e i 16 anni” sono sostituite dalle seguenti: “di anni 16”.>>

ART. 75. BONUS BABY SITTER.
Il bonus babysitter (utilizzabile alternativamente al congedo COVID, ndr) viene portato a 1.200 euro, specificando che può essere utilizzato anche per centri estivi o altri servizi integrativi per l’infanzia (è incompatibile col bonus nido). Inoltre, tale bonus viene portato da 1.000 a 2.000 euro per i lavoratori del settore sanitario.

<<Modifiche agli articoli 23 e 25 in materia di specifici congedi per i dipendenti 1. All’articolo 23 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, sono apportate le seguenti modificazioni:
(…)
c) al comma 8 le parole “un bonus” sono sostituite dalle seguenti: “uno o più bonus” e le parole “600 euro” sono sostituite dalle seguenti: “1200 euro” ed è aggiunto il seguente periodo: “Il bonus è erogato, in alternativa, direttamente al richiedente, per la comprovata iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia di cui all’articolo 2, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. La fruizione del bonus per servizi integrativi per l’infanzia di cui al periodo precedente è incompatibile con la fruizione del bonus asilo nido di cui all’articolo 1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n.232, come modificato dall’articolo 1, comma 343, della legge 27 dicembre 2019, n. 160.”
2. All’articolo 25 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, al comma 3 le parole: “1000 euro” sono sostituite dalle seguenti: “2000 euro”.>>

ART.77. QUARANTENA E MALATTIA.
Con l’art. 77 viene portata al 31 luglio 2020 la data nella quale, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.104, nonché ai lavoratori in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali (non meglio specificati, ndr) attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della medesima legge n. 104 del 1992, il periodo di assenza dal servizio prescritto dalle competenti autorità sanitarie, è equiparato al ricovero ospedaliero, come previsto dall’art. 26b del Decreto Cura Italia.

<<Modifiche all’articolo 26 in materia di tutela del periodo di sorveglianza attiva dei lavoratori del settore privato 1. All’articolo 26 del decreto-legge 17 marzo, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 2, le parole “fino al 30 aprile 2020” sono sostituite dalle seguenti: “fino al 31 luglio 2020”;
b) al comma 5, le parole “130 milioni” sono sostituite dalle seguenti: “380 milioni”.>>

ART. 78. CUMULABILITA’ BONUS AUTONOMI E ASSEGNO ORDINARIO DI INVALIDITÀ.
L’Art. 78 sana, in parte, una problematica sollevata da numerosi cittadini: viene reso compatibile il “bonus 600 euro” anche con l’assegno ordinario di invalidità (legge 222/1984) così come peraltro richiesto dalla associazioni delle persone con disabilità.

<<Modifiche all’articolo 31 in materia di divieto di cumulo tra indennità 1. All’articolo 31 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, dopo il comma 1, è aggiunto il seguente: “1-bis. Le indennità di cui agli articoli 27, 28, 29, 30, 38 e 44 sono cumulabili con l’assegno ordinario di invalidità di cui alla legge 12 giugno 1984, n. 222.”>>

FONDI DEDICATI.
Il Titolo IV è interamente dedicato alle Disposizioni per la disabilità e la famiglia, con  aumento dei fondi dedicati per l’anno 2020: +90 milioni al Fondo per la non autosufficienza, +20 milioni Fondo Dopo di Noi. Viene istituito il Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità con una dotazione fino a 40 milioni di euro a sostegno alle strutture semiresidenziali per persone con disabilità.

Art.111 Assistenza e servizi per la disabilità.
1. Al fine di potenziare l’assistenza, i servizi e i progetti di vita indipendente per le persone con disabilità gravissima e non autosufficienti e per il sostegno di coloro che se ne prendono cura, in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19, lo stanziamento del Fondo per le non autosufficienze di cui all’articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è incrementato di ulteriori 90 milioni di euro per l’anno 2020.
2. Al fine di potenziare i percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione, gli interventi di supporto alla domiciliarità e i programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile, per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19, lo stanziamento del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare di cui all’articolo 3, comma 1, della legge 22 giugno 2016, n. 112, è incrementato di ulteriori 20 milioni di euro per l’anno 2020.
3. Al fine di garantire misure di sostegno alle strutture semiresidenziali, comunque siano denominate dalle normative regionali, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario per persone con disabilità, che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 devono affrontare gli oneri derivante dall’adozione di sistemi di protezione del personale e degli utenti, nello stato di previsione della Presidenza del Consiglio, è istituito un Fondo denominato “Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità” volto a garantire il riconoscimento di una indennità agli enti gestori delle medesime strutture di cui al presente comma, nel limite di spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2020. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio, da adottare entro quaranta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, sono definiti i criteri di priorità e le modalità di attribuzione dell’indennità di cui periodo precedente.

ART. 10. PROROGA PIANI TERAPEUTICI.
Vengono prorogati, per ulteriori 90 giorni, i diversi piani terapeutici per persone con disabilità, che includono la fornitura di ausili e protesi per l’incontinenza, stomie, laringectomizzati e per la prevenzione e trattamento delle lesioni cutanee e altri prodotti correlati alle ospedalizzazione a domicilio.

<<1. I piani terapeutici che includono la fornitura di ausili, dispositivi monouso e altri dispositivi protesici, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, per incontinenza, stomie e alimentazione speciale, laringectomizzati, per la prevenzione e trattamento delle lesioni cutanee, per patologie respiratorie e altri prodotti correlati a qualsivoglia ospedalizzazione a domicilio, in scadenza durante lo stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, sono prorogati per ulteriori 90 giorni. Le Regioni adottano procedure accelerate ai fini delle prime autorizzazioni dei nuovi piani terapeutici.>>

ART.87. REDDITO DI EMERGENZA.
Viene istituito il Reddito di Emergenza (Rem) erogato dall’INPS in due quote ai nuclei familiari in difficoltà economica a seguito dell’emergenza Covid-19. (La misura riguarda tutti i nuclei familiari, e non solo quelli con persone con disabilità, ndr).
1. Ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, identificati secondo le caratteristiche di cui ai commi 2 e 3, è riconosciuto un sostegno al reddito straordinario denominato Reddito di emergenza (di seguito “Rem”). Le domande per il Rem possono essere presentate entro il termine del mese di giugno 2020 e il beneficio è erogato in due quote, ciascuna pari all’ammontare di cui al comma 5.
2. Il Rem è riconosciuto ai nuclei familiari in possesso cumulativamente, al momento della domanda, dei seguenti requisiti:
a) residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio;
b) un valore del reddito familiare, nel mese di aprile 2020, inferiore ad una soglia pari all’ammontare di cui al comma 5;
c) un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di euro 20.000, il massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza come definite ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159; d) un valore dell’ISEE inferiore ad euro 15.000.
3. Il Rem non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono o hanno percepito una delle indennità di cui agli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, ovvero di una delle indennità disciplinate in attuazione dell’articolo 44 del medesimo decreto-legge ovvero di una delle indennità di cui agli articoli 20 e 21 del presente decreto legge.
Il Rem non è altresì compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che siano al momento della domanda in una delle seguenti condizioni:
a) essere titolari di pensione diretta o indiretta ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità;
b) essere titolari di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore alle soglie di cui al comma 5; c) essere percettori di reddito di cittadinanza, di cui al Capo I del decreto-legge n. 4 del 2019, ovvero le misure aventi finalità analoghe di cui all’articolo 13, comma 2, del medesimo decreto-legge.

Ciascuna quota del Rem è determinata in un ammontare pari a 400 euro, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, fino ad un massimo di 2, corrispondente a 800 euro, ovvero fino ad un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE.

Fonti: www.disabili.com – www.pressin.it