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Inclusione lavorativa disabili

Disabilità, l’inclusione passa dal lavoro

Dal Giardinaggio all’informatica: via ai tirocini formativi per i giovani più fragili. 

Sei aziende, trentasei tirocini formativi per futuri giardinieri, informatici  e camerieri, e un solo obiettivo: garantire un’opportunità lavorativa anche alle persone con disabilità, ai soggetti più fragili che – da soli – faticano a trovare un impiego.

Il progetto – presentato dal Comune di Selargius in quanto Ente capofila del Plus 21 – ha conquistato il finanziamento regionale di circa 364mila euro ed è pronto a decollare durante l’estate. <<Un’esperienza importante per questi ragazzi e per le loro famiglie>>, commenta l’assessora alle Politiche sociali Fulvia Perra, <<con la speranza che questa possibilità sia l’inizio di un percorso lavorativo anche per il futuro>>.

La rete

L’iniziativa di fatto riguarda tutti i Comuni che fanno parte del Plus21: oltre Selargius, ci sono anche Monserrato, Quartucciu, Monastir, Sestu, Ussana, Nuraminis, e Settimo San Pietro. L’ultimo passaggio formare è di qualche giorno fa, con il via libera del Consiglio comunale di piazza Cellarium alla costituzione di un’associazione temporanea di scopo – tecnicamente chiamata Ats – con i due partner del progetto: la Fondazione Anffas di Cagliari e la cooperativa sociale I Girasoli. Per presentare le domande c’è tempo sino a fine mese con oltre sessanta istanze già arrivate sinora.
Fra i requisiti, oltre alla disabilità certificata – mentale o fisica che sia – c’è l’età: per partecipare alla selezione occorre aver compiuto 16 anni.

I passaggi

<< Ora la fase più delicata>>, sottolinea l’assessora Perra, <<quella di selezione dei ragazzi e delle ragazze in base alle proprie attitudini, passaggio necessario per capire quale sia il settore ideale dove poterli inserire. Anche perché>>, ricorda l’esponente della Giunta selargina, <<il progetto è rivolto a trentasei beneficiari>>.

I tutor

Per i selezionati l’opportunità di un tirocinio di un anno circa – dagli otto ai dieci mesi – seguiti passo per passo da un tutor che fungerà da supporto anche alle aziende che accoglieranno i ragazzi con disabilità . E un’indennità mensile di 500 euro. <<Un progetto studiato per un inserimento nel mondo del lavoro senza discriminazioni>>, spiega Perra, <<con l’auspicio che in questo percorso di un anno i ragazzi trovino la loro vocazione lavorativa e le imprese stesse un valido aiuto>>. Di fatto la speranza è che i tirocini formativi si trasformino in veri e propri contratti.

La partecipazione

Per ora le aziende disponibili sono sei , ma il bando resta aperto all’ingresso di altre imprese. Ristoranti, società informatiche, aziende agricole, cooperative sociali che si occupano di pulizie e cura del verde, e un nido d’infanzia.
Cercheremo di sensibilizzare  ulteriormente le aziende del territorio perché più sono quelle che aderiscono e più semplice è l’inserimento in base alle capacità di ciascuno dei destinatari>>, spiega Daniela Caddeo dell’Anffas, onlus che insieme alla cooperativa sociale I Girasoli si occupa della gestione di tutte le attività previste nel progetto di inclusione lavorativa. Fra i settori che si prestano  meglio a questo tipo di accoglienza ci sono le imprese agricole, ma anche quelle turistiche e archeologiche, i bar e ristoranti. Entro l’estate si conta di partire con i primi tirocini di orientamento. << Il precedente bando Includis ha dato dei buoni risultati>>, rorda Caddeo, <<speriamo anche in quest’occasione di poter creare delle opportunità  lavorative che durino negli anni>>.

Fonte: Unione Sarda del 21 aprile 2022.

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